Per il Movimento La Nuova frontiera dei Liberi e Forti: maggiore impegno per suscitare nuove condizioni di sviluppo.
“Noi vogliamo e dobbiamo esserci per ascoltare le voci delle nostre popolazioni, dei giovani, delle famiglie e darne eco”. Così il cardinale Bagnasco durante la sua omelia. Possiamo dire che la Chiesa da tempo ha questo rapporto profondo con il Sud. Sin dalla Conferenza Episcopale Italiana “Sviluppo nella solidarietà, Chiesa italiana e Mezzogiorno, del 18 ottobre 1989. Papa Giovanni Paolo II, in occasione della visita a Napoli nel 1990 disse: << Tale documento può ben essere considerato la traduzione non solo pastorale, ma anche politica, nel senso più alto del termine, del progetto di organizzazione della speranza nella vasta area del Mezzogiorno>>. Il messaggio del Papa, riconduceva anche, dopo quarant’anni, alla Lettera collettiva dei Vescovi dell’Italia meridionale, I problemi del Mezzogiorno, risalente al 25 gennaio 1948. Dopo tutto questo lungo periodo i Vescovi del Sud si sono ritrovati, nei giorni scorsi, a Napoli per

«Il Sud ha l’oro, il Sud è il petrolio», ha aggiunto, insistendo sulle enormi potenzialità di cui dispone il Meridione, soprattutto per l’industria turistica e culturale. Bisogna però sottolineare che, viste le condizioni di isolamento in cui è ridotto il Sud, non è per nulla eccessivo ricordare che il << problema del Mezzogiorno si configura anche come
“questione morale” in riferimento alla disuguaglianza nello sviluppo tra Nord e Sud del Paese ed alle implicazioni di un tipo di sviluppo incompiuto, distorto, dipendente e frammentato”. ( Documento dei Vescovi – ottobre 1989 ).
Come fare a non parlare di allarme oltre ogni sopportabile accettazione se il tasso di disoccupazione giovanile nazionale ha superato il 40%. Al Sud dal 45% dell’89 arriva oggi al 53%. Nella provincia di Napoli i giovani senza lavoro sono 200 mila e in Calabria si superano i 195.000. Come risponde la Chiesa del Sud a questa contemporanea disumana calamità sociale della disoccupazione? Con la messa a disposizione, da subito, di terreni ed immobili. Per i giovani che potranno creare delle cooperative sociali finalizzate alla produzione di beni e servizi nei settori dell’agricoltura, del turismo e dei beni culturali, proprio gli ambiti che Becchetti ha definito “oro e petrolio del Sud”. Mettere al centro, con queste azioni concrete, i giovani vuol dire immettere nel tessuto comunitario la loro capacità di aggregarsi, l’abilità di comunicare e di andare al cuore dei problemi. Dalla riflessione dei due giorni viene fuori anche che << la sfida nei paesi avanzati è quella di definire sistemi territoriali in grado di promuovere valore aggiunto. Secondo il Movimento La Nuova Frontiera Liberi e Forti, per quanto riguarda la nostra regione, è pesantissima l’emergenza lavoro, e si avverte la necessità di rilevare come il livello di partecipazione al mercato del lavoro è nel territorio calabrese più basso rispetto a tutto il contesto medio meridionale. Infatti, il tasso di attività, dato dal rapporto tra la popolazione attiva e la popolazione residente è pari, nel 2015, al 50,7% in Calabria a fronte di una media per il Sud del 52,9% e di 13 punti inferiore rispetto al dato nazionale. Per superare questo stato di minorità in cui siamo caduti, oltre all’utilizzo in modo serio dei Fondi Comunitari serve molta formazione su FSE e FESR. E’ stato straordinario quando, proprio alla Conferenza di Napoli, parte il filmato sulle buone prassi realizzate nelle Diocesi del sud: si apre con la rappresentazione del progetto AVELAVORO ( Associazione Volontariato Economia e Lavoro ) di Lamezia Terme. Un vero riconoscimento al lavoro svolto dal laicato cattolico nella città della Piana. Certo il convegno di Napoli, secondo il pensiero del Movimento Liberi e Forti, ha dato un valore strategico a diversi interventi che possono contribuire a dare sollievo alla forte esigenza di lavoro e del disagio sociale, in linea con quanto indicato dai Vescovi: l’avvio e l’attuazione di quanto previsto con la legge sull’Agricoltura sociale in direzione dell’utilizzo dei fondi del PSR e con le Cooperative di Comunità. Su questi punti bisognerà approfondire e chiedere alle istituzioni preposte per attivarsi e dare risposte immediate. Una grande spinta all’impegno sociale e civile, questo ha chiesto la Conferenza dei Vescovi per stare dalla parte dei deboli: i giovani che vivono il dramma della solitudine dei senza lavoro.
Pino Campisi
Presidente
Movimento La Nuova Frontiera dei Liberi e Forti